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“L’abito non fa il monaco ma aiuta a riconoscerlo. Ogni outfit assume un significato specifico e un potere comunicativo. Grazie a questo libro ognuno di noi potrà rispondere alla domanda: “Cosa voglio comunicare oggi con la mia immagine?”.

Anni di esperienza nel mondo della consulenza di immagine mi hanno restituito un’importante conferma: che la cosa più giusta che potessi fare fosse affiancare i miei studi in Scienza della Moda agli studi in Comunicazione. Non ho mai creduto che il significato di un outfit potesse limitarsi alla sua essenza di mero tessuto o modello, ma ho sempre individuato e interpretato l’importante carico di significati di cui esso si fa portavoce.

Questo mi era chiaro prima di diventare quella che sono oggi, un’esperta di abbigliamento valorizzante e persuasivo nonché una Business Dress Code Expert. Negli ultimi anni, giusto per non riempire questo racconto di numeri e date, il mio percorso professionale si è arricchito di nuovi incarichi e alimentato di importanti progetti. Ho fatto parte del board AICI (Association of Image Consultants International) e oggi sono membro attivo anche  FIPI (Federation of Image Professional International) e sono iscritta al Registro Formatori Professionisti AIF.

Mi occupo di Formazione, Consulenze – sia in ambito corporate che personale – Coaching … insomma non smetto di indagare da ogni possibile prospettiva l’abbigliamento da un punto di vista comunicativo e valorizzativo.

Tre anni fa ho realizzato con la collega Isabella Ratti, il progetto di apertura della prima Accademia della Consulenza d’Immagine a Roma, dove svolgo il ruolo di CEO e docente .

Il 2022 è stato l’anno più importante, quello in cui finalmente posso raccontare a chi vorrà leggermi il risultato di anni di studi, di osservazione e di lavoro su un tessuto eterogeneo e diversificato di clienti che si sono rivolti a me per consulenze d’immagine soprattutto in ambito professionale.

 

“Il potere comunicativo dell’abbigliamento” nasce dall’intento di spiegare come l’abbigliamento possa avere sempre qualcosa da dire e come quel messaggio possa entrare in armonia o in contrasto con il proprio valore,  con il contesto di riferimento o l’occasione d’uso.

Il potere comunicativo dell’abbigliamento conferisce ad ogni outfit un potere valorizzante, in grado di esprimere l’interiorità della persona che si proietta verso l’esterno attraverso la sua immagine. Un’interiorità fatta di valori, pensieri, background, ambizioni e obiettivi.

L’immagine è in continuità con il mondo interiore per questo è fondamentale che sia coerente con esso, esprimendone il contenuto. Dress code, stile, colori, modelli: ognuno di loro contiene e comunica in misura diversa un messaggio preciso, che, se veicolato in modo efficace, può rivelarsi estremamente incisivo nel condurre l’interlocutore verso gli obiettivi sperati. Tutti abbiamo qualcosa da dire, ma il nostro messaggio risulta più impattante e persuasivo se accompagnato dagli elementi giusti, quelli che possono veicolarne il contenuto, il contesto, la direzione.

 

Le dissertazioni sugli aspetti comunicativi sono poi seguite dal riferimento costituito dai grandi sociologici che per primi hanno individuato e sostenuto il ruolo dell’abbigliamento in ambito antropologico e sociologico. Il valore di un outfit o, in alcuni casi, anche solo di un accessorio non si è mai esaurito in se stesso nel corso della storia. A seconda del tipo di cultura di riferimento il suo obiettivo era quello di proteggere, di comunicare l’appartenenza ad una specifica fede, di rappresentare uno status sociale, un ruolo professionale o sociale. Molte istituzioni si sono servite dell’abito per mettere in evidenza ruoli, gerarchie, livelli, da quelle religiose a quelle scolastiche, da quelle militari a quelle politiche. Il ruolo comunicativo dell’abbigliamento ha storicamente prevalso su qualunque altro aspetto relativo alle sue funzioni.

L’ultima sezione del libro è dedicata al prezioso apporto dei contributori, che hanno partecipato alla realizzazione di questo progetto con il loro contributo mettendo a disposizione la loro esperienza, ognuno nel proprio settore di attività. Il manuale dunque è stato arricchito dal contributo di amici, ma soprattutto professionisti, che stimo e che hanno declinato sull’abbigliamento aspetti specifici delle loro aree di competenza. Matteo Maserati, Isabella Ratti, Roberto Re, Chiara Salomone: rigorosamente in ordine alfabetico i contributori che hanno realizzato la giusta cornice al mio manuale con i loro approfondimenti.