Stefano BoeriBosco Verticale
A dieci anni dalla sua inaugurazione, il Bosco Verticale di Milano ha mantenuto tutte le sue promesse, aprendo un nuovo modo di immaginare e progettare le città.
La nuova monografia completa dedicata al progetto, diventato una pietra miliare dell’architettura contemporanea.
Fin da subito il progetto per le due torri residenziali realizzate nel 2014 da Stefano Boeri (Boeri Studio) nel quartiere Porta Nuova si è rivelato lungimirante, anticipando le nuove frontiere dell’abitare urbano. Integrando per la prima volta al mondo architettura e natura vivente, il Bosco Verticale in questi dieci anni è premiato come grattacielo migliore del mondo e riconosciuto come simbolo dell’undicesimo Obiettivo di Sviluppo Sostenibile dell’ONU. Il libro, curato dallo studio Stefano Boeri Architetti, ripercorre la storia del progetto, con una struttura editoriale che evoca la crescita di un albero con le sue radici, il tronco e i rami. Le radici sono l’intuizione di un’idea innovativa, generata a partire da ispirazioni creative e artistiche. Al tronco corrispondono la genesi del progetto, le sfide affrontate in termini strutturali, tecnologici e ambientali, il cantiere, l’impatto del Bosco Verticale sulla trasformazione dell’area e sul paesaggio urbano. I rami, infine, sono la vita del Bosco: da un lato il posizionamento nel contesto dell’architettura internazionale, che segna un cambio di traiettoria verso l’integrazione della natura vivente nell’ambiente urbano, e dall’altro il percorso autonomo come simbolo e catalizzatore di biodiversità, anche nell’immaginario popolare collettivo. Oggi il Bosco è considerato un’icona dell’architettura contemporanea, un concept innovativo esportato e rielaborato in tutto il mondo. I diversi contributi testuali a firma di autori e studiosi internazionali, si accompagnano a disegni e schizzi, alle inedite illustrazioni del fumettista Enrico Pinto, alle fotografie dell’edificio nelle diverse stagioni e nei diversi anni, dalla sua costruzione ad oggi, con un inedito portfolio fotografico di Iwan Baan realizzato ad hoc per il libro.