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Everest

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Simone Moro

Everest

In un lungo, emozionante racconto illustrato, ora ripubblicato e aggiornato in questa nuova edizione. Simone Moro ripercorre le sue spedizioni in Himalaya, anni di grandi soddisfazioni ma anche di difficoltà e di rinunce. Il suo è un lungo viaggio di avvicinamento, dalle Alpi bergamasche fino in cima al sogno di raggiungere la vetta più alta della Terra e realizzare il suo destino di alpinista sulla scia dei grandi del passato. L’Everest per Simone non è solo una vetta da raggiungere, è la ragione per cui vale la pena di crescere, di camminare dal campo base alla cima, attraverso crepacci, successi, bufere improvvise, momenti di sconforto, incontri. Dalle sue parole emerge un modo di intendere l’alpinismo, come un mezzo e non un fine, e di considerare quel massiccio di rocce e ghiaccio come una metafora della vita: un percorso lungo il quale si possono imboccare strade diverse e in cui la rinuncia può diventare una virtù, dove si trovano veri amici e persone di cui è meglio non fidarsi. La storia della conquista dell’Everest – la tragedia di Mallory, il successo del 1953 di Hillary e Tenzing, la scalata senza ossigeno di Messner, la prima spedizione italiana di Monzino del 1973, la via americana mai più ripetuta di Tom Hornbein – si intreccia con le imprese di Simone Moro e le colloca in una dimensione storica. L’alpinista bergamasco si confronta con gli esploratori del passato e segna la sua via, fino ad arrivare alle ultime riflessioni sul recente “sfruttamento” turistico delle spedizioni sulla Montagna delle Montagne.

Biografia autore

Simone Moro

SIMONE MORO (Bergamo, 1967) ha iniziato a praticare arrampicata all'età di tredici anni. In seguito ha sperimentato ogni forma di alpinismo: free climbing, arrampicata su ghiaccio, dry tooling, arrampicata sportiva e altre discipline. Si è poi specializzato nella salita di Ottomila in inverno: nel 2005 ha conquistato il Shisha Pangma, nel 2009 il Makalu, nel 2011 il Gasherbrum II. Per questa scalata, condotta insieme a Denis Urubko e Cory Richards, ha ricevuto il "Golden Piton" e il premio "Best of the Explorersweb" per la migliore impresa alpinistica del 2011. Nel 2001 ha ricevuto la Medaglia d'oro al valore civile. Dal 2009 è diventato pilota di elicottero e si è specializzato nel soccorso alpino sulle montagne del Nepal. Ha pubblicato diversi libri, fra cui, Cometa sull'Annapurna (Corbaccio, 2003), La voce del ghiaccio (Rizzoli, 2012), In ginocchio sulle ali (Rizzoli, 2014) e i recenti I sogni non sono in discesa (Rizzoli, 2019) e Ho visto l'abisso (Rizzoli, 2020).