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Il Collegio Ghislieri di Pavia 1567 – 2017

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Gianpaolo Angelini

Il Collegio Ghislieri di Pavia 1567 – 2017

Il progetto del palazzo destinato a ospitare la comunità degli alunni venne affidato a Pellegrino Tibaldi, protagonista dell’architettura in Lombardia nel secondo Cinquecento, e la sua costruzione si protrasse sino ai primi del Seicento, coinvolgendo altri professionisti come Martino Bassi. Il palazzo del collegio si inserì subito nel dibattito sulle residenze collettive per studenti universitari e sui luoghi della formazione, costituendo uno dei prototipi illustri nei successivi sviluppi del tema. Nel corso del Sei-Settecento e dell’Ottocento, i mutati contesti politico-culturali – il riformismo asburgico, la restaurazione, il passaggio alla nuova Italia unita – determinarono molteplici riassetti e ampliamenti riguardanti anche lo spazio pubblico antistante, la piazza, che rappresenta un’ineguagliata scenografia urbana. Infine tra gli anni trenta e gli anni sessanta del Novecento gli ampliamenti del complesso e la costruzione della nuova sezione femminile condussero all’attuale conformazione architettonica, dove tuttora si svolge la vita quotidiana di un’istituzione che oggi opera sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed è riconosciuta dal Ministero dell’Università come “Ente di Alta Qualificazione Culturale”.

Biografia autore

Gianpaolo Angelini

Gianpaolo Angelini, alunno del Collegio Ghislieri, ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia dell'architettura e dell'urbanistica presso lo IUAV di Venezia, discutendo una tesi sulla chiesa di San Salvatore in Lauro e sull'architettura a Roma tra Rinascimento e Barocco. È docente di Storia dell'architettura e di Museologia e critica artistica e del restauro presso la Facoltà di Ingegneria e il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università degli Studi di Pavia. I suoi studi si concentrano sull'architettura dal tardo Cinquecento al Settecento con particolare attenzione ai rapporti tra la Lombardia e Roma, sul restauro architettonico nel Novecento, sulla storia della tutela e della conservazione, sul collezionismo e la critica d'arte, sulla percezione visiva del paesaggio tra Ottocento Novecento. Nel 2013 ha pubblicato La patria e le arti. Emilio Visconti Venosta patriota, collezionista e conoscitore, una monografia su Emilio Visconti Venosta, la sua collezione e i suoi rapporti con Giovanni Morelli.