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Il metro del dolore

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Marco Onnembo

Il metro del dolore

Fuma il sigaro. Beve whiskey. In confessionale, perdona (e comprende) quasi ogni cosa. Prima di tutto, come uomo. Non condanna l’omosessualità. Frequenta i pub e ai cattolici preferisce i protestanti. Don Carmine Pastore è un prete “strano”, “moderno”, “politicamente scorretto”. Anzi, non lo è più. E lo dice subito: ha perso la sua fede chissà dove. Eppure, è il sacerdote, l’uomo che tutti vorremmo incontrare almeno una volta nella vita. I più giovani per porsi domande. I più grandi per trovare risposte. Il dubbio è il suo orizzonte e il manifesto di un’inquietudine che abbraccia l’uomo di ogni tempo. Immigrato da bambino negli Stati Uniti con la famiglia, ci racconta la sua vita e perché, dopo un finale agghiacciante, ha deciso di lasciare il sacerdozio. Ma, quando tutto sembra perduto, la speranza ritorna, donando luce a uno spaccato di dannazione e un bisogno di redenzione che riguarda tutti gli uomini alla ricerca di Dio o di loro stessi.

Biografia autore

Marco Onnembo

Marco Onnembo, nato a Eboli nel 1976, è un dirigente d'azienda e giornalista. Dopo la laurea in Scienze della Comunicazione e il Master in Giornalismo alla Luiss nel 2001, si è specializzato in Marketing presso la Wharton School di Philadelphia e la Graduate School of Business di Chicago. Ha collaborato con numerose testate giornalistiche, quali "Affari & Finanza", "la Repubblica", "Panorama", "Economy", "Radiocor - Il Sole 24 Ore". Negli anni, ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità in importanti gruppi quali Finmeccanica, Guru, Ferrari, Telecom Italia. Ora è autore della rubrica "La Prima Volta" nel programma Terza Pagina in onda su Rai 5 e Rai 3, collabora con "Il Sole 24 Ore", con "Economy" e cura la rubrica "Movies& Dreams" per il programma Settima Arte in onda su RTL 102.5 News. Ha esordito nella narrativa con il romanzo La prigione di carta (Sperling & Kupfer, 2020).