Claudio Strinati, Moreno MaggiRoma bellezza silenziosa
Dopo la pandemia, Roma non sarà più la stessa. Perché la città eterna ha conosciuto il silenzio dell’assenza dell’uomo, una solitudine soverchiante, dove bellezza e inquietudine si sono incontrate come mai era successo prima.
Roma: durante la pandemia, si è fermata come il resto del mondo, restando sospesa in un tempo indefinito. Le immagini scattate in quei giorni dal fotografo Moreno Maggi colgono questo momento particolare di una città dormiente ed esaltano l’anima di una Roma diversa e mai vista, nella quale linee e geometrie delle grandi opere riemergono nitide come mai prima, in tutta la loro bellezza non contaminata dalla crescente antropizzazione. Massimo Recalcati ci ricorda che nei sogni o negli incubi può sempre accadere: la scena conosciuta e familiare della città si svuota; il deserto non è più un luogo lontano, ma appare spettralmente tra noi, prende il posto del traffico consueto degli uomini e delle cose. Come nel libro di Guido Morselli Dissipatio H.G., in cui il protagonista constata con grande stupore la scomparsa totale degli esseri umani, nei giorni del lockdown della primavera del 2020 abbiamo vissuto una nuova esperienza del vuoto e dell’assenza. L’improvvisa sparizione del genere umano, obbligato alla clausura del confinamento, ha mostrato un altro volto dei nostri paesaggi. Roma è riapparsa come da una marea che l’aveva sommersa. Una paradossale liberazione che ha coinciso con l’imprigionamento necessario degli umani. Lo storico dell’arte Claudio Strinati, guida d’eccezione in questa città surreale, descrive monumenti, palazzi storici e piazze. Nelle immagini, gli sguardi delle statue romane dai tagli fortemente ravvicinati sottolineano l’assenza dell’uomo con la loro presenza inerte. Ma la bellezza ci avvolge e ci salva in una Roma che diventa simbolo di eterna rinascita. Un grande volume per ricordare un periodo fra i più intensi del secolo.