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Troisi. Il mio verbo preferito è evitare

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Stefano Veneruso

Troisi. Il mio verbo preferito è evitare

“Con Massimo avevamo quindici anni di differenza. Lui è nato il 19 febbraio 1953 e io il 26 dicembre 1968. Siamo cresciuti in una famiglia sanissima. Mia madre Annamaria è la sorella maggiore e Massimo era il quinto di sei figli. Il loro è stato un rapporto fortissimo, molto tenero, di grande affetto. Anche se in famiglia nessuno era artista, allo stesso tempo artisti lo erano e lo sono un po’ tutti, artisti per come affrontavano e affrontano la vita.” Il mio verbo preferito è evitare è un percorso nella vita artistica e privata di Massimo Troisi scritto da Stefano Veneruso (regista, sceneggiatore e produttore), suo nipote. Un libro affettuoso, un omaggio per parole e immagini – molte delle quali inedite e provenienti dall’archivio privato della famiglia – che celebra il grande Massimo Troisi in occasione del settantesimo anniversario della nascita. Stefano e Massimo: solo una quindicina di anni a separarli e un solido rapporto affettivo e professionale a legarli. Fu lo zio Massimo infatti a incoraggiare il nipote a seguire la comune passione per il cinema e quando nacque il progetto del Postino lo volle con sé come assistente alla regia. Con il nipote, Massimo trascorse la sua ultima sera: un giro lungo e lento dentro a Cinecittà come per prenderne congedo e poi a letto per l’ultimo “riposone” da cui non si è più svegliato. Proprio quel giorno Stefano sarebbe dovuto partire per assistere lo zio durante la sua degenza per il trapianto a Londra. Non ce n’è stato il tempo.

Biografia autore

Stefano Veneruso

Stefano Veneruso è un regista, sceneggiatore e produttore. Ha esordito giovanissimo come assistente alla regia del film Il Postino, del quale ha inoltre diretto il backstage, vincitore di diversi premi. Si è poi trasferito a Los Angeles dove ha studiato regia e cinematografia alla UCLA e alla AFI, mentre lavorava per la Cecchi Gori Pictures. Proprio a Los Angeles, Stefano ha realizzato il suo primo film cortometraggio I'm Sophie and You?, trasmesso dalla Rai e vincitore di diversi premi. Nel 1997 è tornato in Italia per produrre il compact disc Nei tuoi occhi, tributo allo zio Massimo Troisi, distribuito in 250.000 copie dal quotidiano "La Stampa" di Torino. Nel 2000 ha lavorato come assistente alla regia per il film Gangs of New York, diretto da Martin Scorsese. Dopo aver partecipato, in qualità di assistente alla regia, al film La passione di Cristo, diretto da Mel Gibson, ha diretto, scritto e prodotto il film I bambini invisibili (distribuito in oltre 120 paesi), condiretto fra gli altri da Ridley Scott, Spike Lee, Emir Kusturica e John Woo. Il film ha partecipato ai festival di Venezia, Cannes, Toronto, Tokyo e altri. Nel 2010 ha messo in scena L'esilio di un uomo alla ricerca di Dio, con Fabio Canino, ispirato alla vita di Caravaggio, debuttando come regista teatrale nel cortile dei Musei Capitolini di Roma. Negli ultimi anni ha diretto, inoltre, diversi video musicali per artisti quali Tina Turner ed Elisa. Successivamente firma il documentario Noi di Settembre, con protagonista Franco Califano, selezionato al Festival del Cinema di Roma. Nel 2014 è regista, coautore e produttore dello spettacolo teatrale Cosa ne penso della Svizzera, interpretato da Giancarlo Giannini. Nel 2018 è regista e, assieme a Lello Arena e a Enzo Decaro, direttore artistico dello spettacolo Annunciazione Annunciazione (piazza del Plebiscito, Napoli), in onore di Massimo Troisi e dei quarant'anni di La Smorfia, con Pippo Baudo, Renzo Arbore, Marisa Laurito, Giancarlo Magalli, Massimo Lopez, Nino Frassica e altri. Nel 2019 è autore e regista dello spettacolo teatrale e dell'omonima mostra multimediale Troisi poeta Massimo (Teatro dei Dioscuri al Quirinale, Roma; Cinema Anteo, Milano; Castel dell'Ovo, Napoli, 2021). Nel 2020 è regista, sceneggiatore e produttore del film Da domani mi alzo tardi, con John Lynch e Gabriella Pession. Nel 2022 dirige e produce il documentario Il Postino - Uno sguardo dentro (1994-2022). Sempre nel 2022 è ideatore e direttore artistico della mostra collettiva di arte contemporanea "I volti di Massimo Troisi", nell'ambito del programma di Procida - Capitale Italiana della Cultura 2022, in esposizione a palazzo d'Avalos. Dal 2014 è presidente onorario del Festival Corto... Ma non troppo!, concorso di cortometraggi interpretati e realizzati da persone con disagio psichico. Nel biennio 2019-2020 è stato presidente di giuria del Premio Troisi. Dal 2009 fa parte di ItalianAttori, la squadra di calcio formata da attori e registi italiani che gioca per raccogliere fondi per varie iniziative benefiche.