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Centro focale di Rizzoli Illustrati è sicuramente il filone dedicato all’arte e all’architettura.

Con un catalogo di oltre cento volumi monografici, iniziato nel 1966, Rizzoli si staglia tra le case editrici con il maggior numero di libri d’arte e fotografia, in Italia e all’estero.

Sebbene forte e consapevole della grande tradizione da cui arriva, il brand dimostra sempre un occhio attento al presente. Oggi, come ieri, la costante ricerca di voci nuove e forti nel panorama della divulgazione di questa materia permette di leggere in tempo reale un passaggio di testimone tra vecchia e nuova generazione di divulgatori capaci – con garbo ed eleganza – di arrivare a un pubblico sempre maggiore grazie alle nuove tecnologie.

In questo senso si possono distinguere due linee: da un lato la più tradizionale esposizione degli storici dell’arte “alla Philippe Daverio” (portata avanti dalla voce giovane e delicata di Jacopo Veneziani e da un energico Luca Beatrice), dall’altra nuove voci che stanno aiutando a traghettare questo mondo verso uno spazio digitale (ne è esempio Andrea Concas con i suoi libri ChatBoT).

Quel che è certo è che qualsiasi sia l’approccio selezionato, qualità e iconografia rimangono alla base di un prodotto ricercato e curato nei minimi dettagli che sia capace di rispondere ai trend dell’attualità. Non è un caso che alla fortuna dei coffee table book si stia già affiancando una produzione improntata a formati più agili (ma non per questo meno sofisticati), economicamente più accessibili per il largo pubblico, senza perdere di vista la qualità e la ricchezza delle edizioni più grandi insiti nel DNA della casa editrice. 


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