Reinhold MessnerL'assassinio dell'impossibile
“L’impossibile è sgominato, il drago è morto avvelenato e l’eroe Sigfrido è disoccupato. Ognuno si lavora la parete piegandola con il ferro alle proprie possibilità.” Reinhold Messner Nel 1968 ha luogo un cambiamento epocale nei valori che guidano l’alpinismo su roccia: Reinhold Messner riesce nella sua prima ascensione più difficile, quella al Pilastro di Mezzo sul Sass dla Crusc nelle Dolomiti, il tutto mentre Royal Robbins lancia dalla Yosemite Valley l’appello per il clean climbing. Dieci anni prima era diventata di moda l’arrampicata artificiale, ma nell’anno della rivoluzione studentesca, Reinhold Messner con il suo articolo L’assassinio dell’impossibile lancia l’appello per la rinuncia agli aiuti tecnologici nelle scalate. Ha così inizio il movimento dell’arrampicata libera. In questo volume i curatori hanno raccolto i contributi dei migliori climber del mondo che hanno voluto esprimersi sullo sviluppo e sullo stato attuale dell’arrampicata tradizionale e di quella libera. Chiude il volume Ciò che resta dell’impossibile di Reinhold Messner, che fa il punto sullo stato attuale dell’alpinismo dichiarando “L’alpinismo, esattamente come prima, è sogno”.